Sapete qual è il modo peggiore per iniziare una giornata? Con un’app che ti dice di pesarti e che ti segnala che non hai raggiunto il peso che si aspettava (avete letto bene ‘che l’app si aspettava’), quindi ulteriori – 200 calorie alla tua dieta.
Nonostante io sia una più che positiva e sempre con il sorriso, mi è venuta in mente una canzone di Levante dedicata ad un tale Alfonso e che nel ritornello canticchia con voce paradisiaca “Che vita di merdaaa…”. Ed è così, perché in questo periodo siamo tutti ossessionati dalla dieta, dalla prova bikini, dalla cellulite.
Poi se apri i social tipo instagram è un continuo di immagini di ragazze con corpi perfetti che non avremo mai, anche con mille diete, semplicemente perché non siamo nate così e allora sapete che c’è? Ciccia! Io sono come sono.
Questo non significa abbandonarsi a se stessi, sia ben chiaro, ma non cercare modelli irraggiungibili. Piuttosto curarsi e tanto, sentirsi bene ed accettare quello che si è, corpo compreso, esaltarsi, voltare le spalle ai propri difetti e pensare alle qualità.
Accettare se stessi e abbandonare i modelli
Sono anni che vengo bombardata da queste immagini di ragazze perfette, prima con le riviste di moda, poi sulle passerelle di moda, adesso anche sui social e credetemi darei qualsiasi cosa per indossare quei jeans così divinamente. Ma ho preso coscienza negli anni che non è possibile, perché non avrò mai un corpo così. e non è una questione di farsene una ragione e cadere in depressione ma semplicemente perché quella ragazza non sono io.
Frequentando il mondo della moda posso dirvi che ci vuole una grandissima autostima perché quando vedi sfilare ragazze magre e alte 1.80 con abiti magnifici, un certo effetto lo fanno, ma non dimentichiamoci che quegli abiti verranno prodotti per tutte le donne e di tutte le taglie o almeno fino alla 46.
Detto questo bisogna anche prendere atto che oggi essere grassi o in sovrappeso non è socialmente accettabile perché è segno di trascuratezza e anche se è un concetto non “politicamente corretto” è la dura verità. Ma nessuno mai avrà mai da ridire nei confronti di una donna curvy curata e con tanta personalità che esprime anche il suo corpo.
Una foto pubblicata da @adele in data:
Indubbiamente accettare se stessi è un discorso molto complesso legato alla psicologia e all’autostima ma vorrei toccare un piano più pratico perché sono convinta che tutte ci vogliamo bene ma poche volte pensiamo a come esaltare noi stesse, mentre ci fissiamo sulla collega magra, sulle immagini pubblicitarie, sulle celebrities, che poi dal vivo un po’ di rughe le hanno eccome…
L’evoluzione del costume e dei modelli
Kim Kardashian – 75 mila follower su Instagram
Una foto pubblicata da Kim Kardashian West (@kimkardashian) in data:
Ammetto che Kim Kardashian per me non è proprio un modello da seguire perché non ho ancora capito cosa faccia nella vita, ma non c’è dubbio che i canoni estetici sono cambiati. Fino a qualche anno fa un corpo così importante non sarebbe mai finito su una copertina di una rivista patinata, mentre oggi, quando il ricordo della crisi economica sembra lontano, c’è bisogno di forme, di curve che esprimono il benessere e l’ottimismo nella società.
Le passerelle di moda in questo sono un piccolo specchio del costume: le super top model con fisici stratosferici, per intenderci da Claudia Schiffer a Cindy Crawford, rispecchiavano l’opulenza degli anni ’80; gli anni ’90 sono stati segnati da Kate Moss e da un clima più austero e poi le anonime modelle alte e magre del 2000.
vintage @HALSTON dress #CANNES2016 #KATEMOSS via the greatest @VOGUISHCAT
Una foto pubblicata da Kate Moss Latest ⚡️ (@katemosslatest) in data:
Dopo essere stati tutti “a stecchino” per la crisi economica, oggi c’è bisogno di ottimismo, che passa anche attraverso le forme, come quelle di Kim Kardashian, ma anche di ragazze toniche e in salute.
Allargo il discorso fino alle signore che potrebbero tranquillamente non esagerare con la chirurgia e puntare sul look, certamente non quello delle ragazzine.
Lady Violante – 45mila follower su Instagram
Tutto questo discordo sulla moda per sfatare il mito della magrezza ma rimane il punto sui modelli che inseguiamo quando in realtà dovremmo solo concentrarsi su noi stesse e sul nostro specchio, sul come e cosa ci fa sentire bene.
Accettare se stessi e i cambiamenti che fanno bene
Voltare le spalle ai propri difetti e pensare alle qualità, a quelle che già abbiamo o che vorremmo acquisire, credo sia il primo passo verso la felicità. Questo fornisce energie e motivazioni per mettere in atto un cambiamento positivo. Un cambiamento che può portare a migliorare il corpo, ad esaltarlo, anche attraverso una dieta se necessario; ricorrendo alla chirurgia ma senza cambiarsi i connotati del volto, in poche parole semplicemente un cambiamento rivolto alla cura di noi stesse ma senza pensare e guardare gli altri.
Io vorrei tanto indossare dei jeans super skinny, pagherei oro per avere la 42, ma so bene anche che il mio aspetto “morbido” mi rende più accogliente e simpatica e tutto sommato mi piaccio così, anche se con qualche accorgimento ed è per questo che sono finita all’app diabolica che mi controlla il peso!
E allora se alla fine questa estate arriveremo con qualche chilo in più, se non abbiamo raggiunto la forma fisica perfetta e pazienza! Mangiamoci un gelato e sorridiamo perché per mettersi a dieta c’è sempre tempo, per essere felici ogni momento è prezioso.