Qualche tempo fa la mia amica di smalto Elisabeth mi ha chiesto: “Cosa ti auguri per i tuoi figli?”
Bella domanda, poi formulata ad un aperitivo dopo 2 bicchieri di prosecco….
La mia riposta è stata: mi auguro che Sofia diventi una bambina indipendente e Giorgio un bambino gentile.
Una risposta che mi è partita dal cuore – anche grazie al prosecco – e che mi ha fatto focalizzare una strada che avrei voluto percorrere da madre.
Tra tutti i post del mio blog questo forse è il più difficile che scrivo perché si parla di educazione dei figli. La mia vita da mamma è sempre under construction e sono certa che mano a mano che riempirò di post questa sezione, sicuramente ci saranno contraddizioni e ripensamenti perché, quando si parla di bambini e di educazione dei propri figli, c’è sempre qualcosa da imparare e tutto varia da mamma a mamma, da famiglia a famiglia.
Cosa desideriamo per i nostri figli
La prima preoccupazione che viene in mente ad un genitore è di assicurare un futuro al proprio figlio. Ci troviamo di fronte a tante scelte, in primis quella della scuola: della migliore scuola, della migliore classe, dei migliori compagni. Cerchiamo di mettere a disposizione dei nostri figli tutti i migliori strumenti affinché possano realizzarsi, diventare qualcuno e magari essere i primi nel lavoro che sceglieranno di intraprendere. Ovviamente ci auguriamo questo prima per loro e poi anche per noi, come realizzazione del nostro essere genitori.
Ma forse prima del “diventare” dovremmo preoccuparci dell’essere dei nostri figli: del formare dei bambini educati, che sappiano rispettare gli altri, che sappiano vivere la loro unicità, un loro talento in quanto tale, non paragonandosi agli altri (parlo della competizione).
Tornando alla risposta che ho dato alla mia amica Elisabeth, di desiderare una figlia indipendente e di un figlio gentile, poi ho cercato di capire il perché di quella risposta.
Bambine indipendenti

Ho avuto la fortuna di avere come primogenito una bambina. Pensavo che la strada sarebbe stata tutta in discesa perché le bambine sono più tranquille (dicono…), perché con la femminuccia avrei avuto tante cose in comune. Ma al di là di collane, braccialetti e casa delle bambole, il mio sforzo quotidiano è che mia figlia diventi indipendente. La natura ha dato a noi donne grandi doni: sensibilità, acume, intuito e una grande capacità di adattamento ma so anche che per le donne non è nulla facile o scontato: viviamo in un eterno equilibrio fra l’essere femminili ma non vanitose, mamme ma anche lavoratrici, mogli e amanti e così via…
Per questo io mi auguro che mia figlia, che ha già un bel caratterino, possa essere indipendente: per non dover dimostrare niente a nessuno, perchè con una personalità forte ed indipendente potrà vivere e sopravvivere ovunque e con chiunque.
Bambini gentili

Quando è arrivato Giorgio, non so come ma è successo, sono diventata una mammona incredibile! Di quelle che pensano : la prima fidanzata la faccio fuori!
Con Giorgio sono meno dura, se cade corro ad aiutarlo, se fa i capricci lo giustifico…insomma il cocco di mamma. Ma al di là di questo “piccolo difetto” che certamente devo correggere, vorrei che Giorgio diventasse da grande un uomo gentile.
La gentilezza non ha a che fare con le regole del galateo, del baciamano e dei fiori, né tantomeno l’associo alla debolezza. Per me la gentilezza è il rispetto di tutti, delle diversità e soprattutto delle donne. A cominciare dalla mamma, passando per le compagne di classe e finendo con il rispetto per fidanzate e moglie (ma speriamo non si sposi eh!). Insegnargli la gentilezza mi sta molto a cuore, se penso al bullismo nelle scuole, alle violenze che oggi subiscono le donne e purtroppo soprattutto in famiglia.
Ma torniamo a parlare di cose leggere….
Fiocco azzurro per le Amiche di Smalto
A proposito di maschietti oggi vorrei fare gli auguri a mio cugino Livio e all’amica di smalto CLARA MARCHIONI che hanno dato alla luce Francesco, il mio bellissimo nipotino!

Evviva! Un altro bambino gentile.