Tutto quello che c’è da sapere sui cosmetici bio
C’è sempre più attenzione ai cosmetici bio e sempre più consapevolezza da parte nostra di voler utilizzare dei prodotti che siano davvero naturali. Sempre più spesso vediamo sugli scaffali delle grandi catene di distribuzione e nelle profumerie cosmetici bio, ma come si fa a riconoscerli davvero al di là dell’etichetta bio e degli ingredienti a base di fiori o frutti?
Le caratteristiche principali dei cosmetici bio si possono così riassumere:
- Sono fatti principalmente con ingredienti naturali
- Sono privi di siliconi, parabeni e petrolati
- Contengono un’elevata concentrazioni di oli naturali, che hanno un’azione protettiva ed emolliente
- Derivano da un uso “sostenibile” delle risorse naturali
Un po’ come avviene nel campo food, non basta solo leggere le etichette e ci sono tanti fattori per essere riconosciuto davvero bio un prodotto.
Allora ho chiesto aiuto a Francesca Morgante – Label and Communication Manager di Natrue, un’associazione internazionale non-profit con sede a Bruxelles, impegnata nella promozione della cosmesi naturale e biologica a livello internazionale.
Come orientarsi nella scelta dei cosmetici bio
Francesca come orientarsi per riconoscere degli autentici cosmetici bio?
“ Oggi c’è molta più consapevolezza sulla cosmesi bio soprattutto da parte delle nuove generazioni. Per essere degli autentici cosmetici bio non bastano solo ingredienti come fiori e frutti ma bisogna guardare le percentuali degli ingredienti naturali. Un fattore determinante è sicuramente la certificazione di un ente terzo.
Il marchio Natrue ad esempio, definisce uno standard elevato per quel che riguarda la naturalezza dei prodotti cosmetici. Aiuta i consumatori a identificare autentici cosmetici naturali e biologici a livello internazionale. Fino ad oggi, migliaia di prodotti in tutto il mondo portano il marchio Natrue e molti altri sono in fase di certificazione. Natrue definisce i criteri dello standard attraverso un Comitato Scientifico indipendente – quali ingredienti sono accettati o vietati, vengono impostate le soglie minime garantite di ingredienti naturali e quelle massime di ingredienti di derivazione naturale ottenendo cosi la massima naturalezza possibilie.
Gli Enti di Certificazione Approvati NATRUE sono organismi indipendenti incaricati di attività di certificazione (alimentari, cosmetici, tessili, standard di sostenibilità, ecc)”.

Oramai quasi tutti scegliamo prodotti privi di parabeni ma quali sono gli altri ingredienti dai quali diffidare?
“ La lista INCI sicuramente informa il consumatore sugli ingredienti presenti.
Ormai è noto a tutti i consumatori che la lista è in ordine decrescente per cui se gli ingredienti naturali campeggiano in evidenza sul fronte del prodotto ma sono tra gli ultimi della lista, probabilmente si è di fronte al fenomeno del greenwashing.
Purtroppo però la lista da sola non basta perché dice ben poco (anzi niente!) sui processi produttivi; lo stesso INCI può risultare da processi produttivi diversissimi tra loro, alcuni di sintesi altri naturali e ammessi dagli standard di certificazione. Esempi: tocoferolo ( vitamina E) e butylene glycol – entrambi ammessi solo quando di origine naturale. Solo una certificazione può garantire al consumatore queste verifiche”.
La guida su come riconoscere i cosmetici bio
Per aiutare i consumatori a difendersi dal sempre crescente fenomeno del greenwashing, Natrue ha presentato un video che spiega con chiarezza come riconoscere, in fase di acquisto, i prodotti veramente naturali, biologici e certificati, e come sia essenziale controllare la presenza di marchi di garanzia che ne assicurano l’autenticità.
“Con più di 5.000 prodotti certificati abbiamo raggiunto un traguardo estremamente significativo – aggiunge Francesca Morgante di Natrue – Tuttavia, il nostro impegno va decisamente oltre questi numeri.
Siamo focalizzati nel coinvolgere costantemente tutte le aziende che condividono i nostri valori e crediamo nella responsabilità di informare correttamente sui rischi del greenwashing.
Consumatori come Emma, la protagonista del nostro nuovo video, vuole che i prodotti che acquista siano naturali e bio ma sa che alcuni potrebbero non esserlo veramente, Natrue è qui per aiutarla”.

Quanto sono efficaci i prodotti di cosmesi bio?
“L’efficacia è garantita dalla normativa europea per tutti i cosmetici, naturali e non. Ma può essere importante per il consumatore riflettere sull’efficacia nel tempo.
I cosmetici convenzionali hanno spesso una resa immediata ma che può essere di breve durata, mentre quelli naturali e bio hanno una performance che offre risultati nel medio-lungo periodo, se parliamo ad esempio di creme e lozioni per il corpo.”.
Circa gli smalti ci sono aziende che hanno puntato su smalti bio?
“Formulare smalti certificati Natrue è stata una sfida per l’unica azienda ad oggi che può vantare questo traguardo. Si tratta di Logona (azienda tedesca leader) che ha certificato nel 2014 i primi smalti con Natrue. C’è da sottolineare che creare degli smalti bio è una ricerca che può durare anni ma i risultati sono ottimi”.
Tra le aziende più importanti di cosmesi bio certificate ci sono: Weleda; Dr. Hauschka e Lavera e come dichiara Mark Smith, Direttore Generale Natrue.
“Siamo molto soddisfatti nel constatare il crescente interesse verso la cosmesi naturale, bio e certificata e come il settore nella sua globalità si stia muovendo verso ingredienti sempre più green e sostenibili. Resta il fatto che, data la mancanza di una normativa ufficiale, gli standard privati continuano ad avere un ruolo strategico nell’orientare le scelte d’acquisto. In questo scenario, auspicando una legislazione appropriata che tuteli gli ingredienti e promuova standard rigorosi, la nostra associazione garantisce ai consumatori di tutto il mondo l’autenticità e la qualità dei prodotti”.
