
di Emanuela Filice
Mie care amiche, oggi vorrei affrontare con voi un argomento scottante e spinoso, direi addirittura, scomodo. Di quelli che rimandi all’infinito, che al solo accenno, piuttosto, viri la discussione verso i quarti di finale del lancio del giavellotto inglese.
Molto spesso, alla nostra età (quella degli “anta”, intendo), iniziano a comparire alcuni sintomi quali, stanchezza, calo di energia e di concentrazione, sbalzi di umore e sonno irregolare, tutti serenamente riconducibili ad un periodo ben definito, ancorché, temutissimo.
Parlo, ovviamente della premenopausa.
Chi prima, chi poi, ma tutte noi dovremo inchinarci alla sorte che la natura ci riserva e, quindi, è bene arrivarci preparate al grande evento e, soprattutto, con ottimismo!.
Eh sì, perché non tutti i mali vengono per nuocere e, anzi alcuni, se visti dalla giusta prospettiva, non sono affatto male.
Premesso che la mia missione è anche quella di essere sempre sincera, inizierò ammettendo che, intanto, la premenopausa porta con sé i famosi dieci centimetri in più, al giro vita.
Questo “male”, arriva così, di soppiatto, senza preavviso. Una mattina ci alziamo e, zacchete, ecco piazzati dieci centimetri in più. Quella mattina, che nella nostra memoria rimarrà indelebile – al pari della volta in cui abbiamo scovato il primo capello bianco mentre di sfuggita ci specchiavamo in ascensore – avremo due strade da seguire: iniziare a tremare con spasmi irregolari, dissimulando equilibrio e serenità, oppure, prendere in mano il metro e farci una liana per la felicità.
Gli aspetti positivi della Premenopausa

Il momento della premenopausa, in realtà, è di rivalsa per noi donne e, a parte ‘sti dieci centimetri, il resto è solo rose e fiori.
Personalmente sono fautrice della seconda reazione che prevede, per prima cosa, di imparare a memoria il mantra, “premenopausa è bella, premenopausa è buona”, e vi spiego perché.
- La premenopausa è democratica
Mie care, per prima cosa, il periodo che ci traghetta verso la menopausa, è di forte uguaglianza sociale e culturale. Esso, infatti, non fa distinzione tra alte e basse, ricche e povere, belle e brutte, Roma nord e Roma sud. Ma, soprattutto, tra grasse e magre, perché, anche queste ultime, da oggi in poi, conosceranno, nella propria vita, il peso della bilancia.
E non vi sembra già questo un motivo sufficiente per gioire?!
Pensate, in premenopausa, gli effetti dell’aumento fisiologico del peso, sono trasversali e così, non appena tu ti sveglierai con i dieci centimetri in più, saprai che una fetta considerevole di mondo femminile – che prima guardavi mangiare senza che ingrassasse – si è svegliata inconsapevole del fattaccio e, da oggi in poi, dovrà pesare anche un’oliva.
Con l’aggravante che, mentre noi siamo abituate a mendicare il gelato a base di sola frutta vera (mi raccomando), e poi mortificarci con la dieta intermittente 16/8, loro, le ex magre, non avranno scampo.
Esse dovranno destreggiarsi in solitaria, tra diete fai da te e tisane ayurvediche, mentre noi ce ne staremo sul divano a mangiare Nutella a cucchiaiate, perché tanto, le abbiamo già provate tutte, e sappiamo che sono inutili, tutte!
2) La premenopausa è la panacea di tutti i mali.
Nulla di più vero, amiche. Se, fino a questo momento, abbiamo dovuto gestire la nostra emotività, sappiate che da adesso in poi, tutto è lecito, tutto è comprensibile e giustificato.
Ma andiamo con ordine.
Avete presente quando la mattina ci svegliamo di buon’ora per andare a lavoro, ma nostro marito crede di essere l’unico socialmente utile e se gli ricordiamo, con educazione, che prima di uscire di casa dovrebbe togliere i calzini dal frigorifero, lui ci guarda e dice, più o meno, “sei sempre nervosa, ma che c’hai, ti deve venire il ciclo, vero?!”.
E, se fino a questo momento, restavamo zitte perché il dubbio ce l’avevamo un po’ anche noi, adesso possiamo rispondere fiere, “E, no, mio caro! Io sono in premenopausa!”. E finisce lì.
Oppure, quando ce ne stiamo (raramente, a dire il vero), a guardare un film in tv e ci commuoviamo, e rischiamo il linciaggio dagli altri membri della comunità perché, “mamma mia, ti commuovi anche con la pubblicità dei materassi!”.
Ecco, adesso, potremo finalmente versare fiumi di lacrime, senza essere tacciate di essere delle mollaccione ipersensibili perché, “E no, miei cari! Io sono in premenopausa”.
E così, anche quando guarderemo il registro elettronico dei nostri figli. Non dovremo più trattenerci perchè, “certo, sei proprio esagerata, mamma! Conta che tre quarti della classe ha tre in greco!”.
Potremo finalmente inveire contro l’adolescente, senza inibizioni. Maledire l’iscrizione alla scuola dell’obbligo e rappresentare le punizioni, anche le più scorrette, quelle che sogniamo di infliggere da quando ha compiuto dodici anni, perché “E no, mia cara! Io non sono esagerata! Io sono in premenopausa!”.
3) La premenopausa è la risposta a tutto
Quando sei in premenopausa, se hai fame è perchè sei in premenopausa.
Questo garantisce un cuscinetto politico, tra noi e la nostra nutrizionista, che non se la sentirà di aggravare il nostro precario equilibrio psico-fisico, sguainando tutta la serie di imprecazioni contro l’uso irresponsabile dei carboidrati e gli zuccheri saturi. Piuttosto, si muoverà a pietà, introducendo, finalmente, il pasto libero, che per il famoso effetto magico, “del pane e dei pesci”, si moltiplicherà, per l’intero weekend.
Pensate, quando siamo in premenopausa siamo libere di ridere e poi piangere così, senza una ragione apparente, e senza soluzione di continuità, e non perché siamo bipolari ma, semplicemente, perché siamo in premenopausa! Ed è meraviglioso.
Inoltre, in premenopausa, se abbiamo voglia di dormire è perché siamo in premenopausa.
Non perché, “certo, se resti sveglia a guardare il Grande Fratello VIP, ti credo che poi hai sonno!”.
Da questo momento in poi, avremo il diritto di denunciare il sonno, anche la domenica pomeriggio sul divano davanti al televisore quando gioca la Roma, anche se non avremo davvero sonno!
Quando sentiamo caldo, poi, e non è luglio e fuori non fanno 40 gradi all’ombra, è perché siamo in premenopausa. Questo, ci consentirà di acclimatarci accendendo il condizionatore, senza dover giustificare troppo tale audace iniziativa. Alla frase, “Scusa, ma non credi di essere esagerata a usare il condizionatore giorno e notte?! Sai poi che bollette arrivano!?”, noi potremo, finalmente rispondere, a cuor leggero, “E sticaxxi delle bollette, io sono in premenopausa!”.
Ed è subito estate.
Inoltre, possiamo dissimulare le vampate improvvise, come momenti di emozione profonda e grande sensibilità, ad esempio a scuola, durante il saggio di chitarra.
Il che, ci renderà una veste di madre eterea, e non ci farà apparire per quello che in realtà siamo, donne in premenopausa!
4) La premenopausa è una circostanza esimente
Quando siamo in premenopausa, poi, ogni abuso, nevrosi e sdoppiamento della personalità è riconducibile alla premenopausa.
E, se possibile, questo rende la premenopausa un’isola felice in cui la nostra reale identità, che fino a quel momento abbiamo dovuto moderare per il buon gusto e il buon costume, può finalmente uscire in tutta la sua schizofrenia.
E così, se ci andava di fare una cosa e poi, improvvisamente, senza una spiegazione razionale e scientifica, semplicemente non ci va più, non è perché, “certo, voi donne, siete tutte uguali! Cambiate idea, come si cambia un vestito”. “E no! Io non ho cambiato idea, io sono in premenopausa!”.
Allo stesso modo, quando ci capita di avere visioni opposte con la famiglia del marito, non sarà più, perché “voi donne, una volte sposate, non riconoscete più l’autorità della famiglia d’origine” ma, piuttosto, “caro, io non ce l’ho assolutamente con tua sorella, e se le ho inveito contro, dicendole che ragiona come un organismo monocellulare, è solo perché io sono in premenopausa!”
Insomma, care amiche, spero di avervi dato, alcuni spunti di riflessione, sufficienti per guardare al prossimo futuro con ottimismo e, anzi, con auspicio.
Perché, ricordate, quando una mattina all’alba, molleremo tutto e tutti per aprire un chiosco alle Canarie, insieme a un Bastian di turno, non sarà solo perché, siamo donne labili, isteriche, prede dei nostri istinti, ma più, semplicemente, perché, “Noi siamo in premenopausa!”.
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Ascolta anche il Podcast “Chiedo per un’amica: qual è la verità sulla menopausa?”