Ho visto dal vivo Lorenzo Jovanotti due volte: la prima, io avevo un’età imprecisata e Jovanotti cantava con fare dinoccolato “Give me Five” alla discoteca “Il Lanternone” di Palinuro e il suo manager era Claudio Cecchetto. Poi sono passati anni, ma proprio anni, e ho ritrovato Jova alla Stadio Olimpico in un bagno di folla, per il tour Lorenzo negli Stadi 2015 CC.
Non chiedetemi anni, date e quanto tempo è passato, ci vorrebbe giusto Leonardo per misurare la distanza tra ieri e oggi; ma quella tra il cuore e la mente, la distanza tra me e la musica di Jovanotti, non esiste, perché Lorenzo scorre da “sempre nelle mie vene”.
Lorenzo Jovanotti allo Stadio Olimpico – Tour 2015
Uno spettacolo unico e incredibile, una fantastica serata rock’n’roll: questo e molto altro è stato il concerto di Lorenzo Jovanotti allo Stadio Olimpico il 12 luglio 2015.

Cosa mi piace di più di Jovanotti? La prima risposta sarebbe la musica e invece no, sono gli occhi, lo sguardo. Occhi di chi ha visto il mondo, di chi ha cercato di conoscerlo e capirlo anche attraverso i suoi suoni e occhi sempre curiosi e pieni di stupore, come quello che avrà provato Lorenzo allo Stadio Olimpico.

Quanto mi sarebbe piaciuto scoprire per un istante la sua prospettiva, da quell’ombelico del mondo del suo palco verso di noi. Credo sia una senzazione fantastica, così come essere in mezzo a tutta quella folla a ballare e cantare senza sosta.
Cosa rende unico il concerto di Jovanotti? Sono due ore di dance pura, è come trovarsi in una super discoteca, balli dall’inizio alla fine, ti scoppiano il cuore e la testa.

Lorenzo non si risparmia e per più di due ore canta, balla e salta come un matto. Adorabile quando fa quel passo da “can can“, passatemi il termine. E ogni volta che ti siedi, magari per riprendere fiato o bere un sorso d’acqua, ecco che il fulmine del palco si riaccende con sonorità e arrangiamenti sempre nuovi.

Ti senti come in una grande tribù che balla, nell’ombelico del mondo con tutta l’estate che dirompente ti arriva addosso!
#lorenzoneglistadi2015 è un’esplosione di bene, di luce e di voglia di vivere. Una scossa che dovrebbe rimanere addosso a tutti. Sempre.
— Andrea Delogu (@andreadelogu) 12 Luglio 2015
Lorenzo negli Stadi Tour 2015: lo show

Un grande show è fatto non solo dalla musica ma anche da un progetto visual, a maggior ragione per un artista come Lorenzo che da sempre lavora con musica e immagini.

Il progetto del Tour 2015, curato da Sergio Pappalettera, l’alter ego visivo dell’artista, un creativo con cui Jovanotti collabora da molto tempo, è unico, contemporaneo – a tratti futuristico – ma soprattutto coinvolgente e ve lo dico io che ero nelle ultime file della Tribuna Monte Mario.
Gli abiti di Lorenzo Jovanotti per il Tour 2015

Poi naturalmente ci sono gli outfit di Lorenzo, particolarissimi, da vera rock star, dal completi “spaziali” firmati Valentino fino alle vere tute spaziale, a metà tra Goldrake e David Bowie e gran finale con la cappa di pailettes da vero supereroe!
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Però adesso che ci penso, c’è una cosa che unisce le distanza tra il primo Jovanotti che conobbi e la rock star di oggi: il suo cappellino, spartiacque di una generazione e simbolo di uno stile inconfondibile, quello di Jova!

Roma mia che serata! Grazie ragazzi! #jovaroma #lorenzoneglistadi2015 #lestateaddosso
— Lorenzo Jovanotti (@lorenzojova) 12 Luglio 2015
1 commento
Tutto vero…spettacolo curato nei minimi dettagli, il tema dei supereroi mi è piaciuto e anche il jovanotti che viene dal futuro. Quasi quasi ci riandrei!!!