Ho sentito parlare di “Mare Fuori” in ritardo e casualmente su un autobus.
Una ragazza adolescente raccontava al padre di quanto fosse bella questa serie tv e che in classe la vedevano tutti. A colpirmi è stato soprattutto il trasporto con il quale la ragazza consigliava al padre di vederla, insomma si sentiva che parlava con il cuore più che chiacchierare con il padre di serie tv, del più e del meno.
A casa ho cominciato a guardarla dalla prima serie (è appena uscita la terza) e da napoletana mi sono sentita anche a mio agio alla vista del Vesuvio e un po’ con il dialetto ma…Napoli, la violenza, i criminali troppo giovani, il carcere minorile e da mamma mi sono detta ma perché mi devo angosciare?
Stavo per mollare alla prima puntata, non tanto per i temi – anche perché dopo Gomorra è tutto in discesa – ma perché alcuni guai in cui finiscono quei ragazzi potrebbero capitare a tutti.
Ma poi ho pensato a quella ragazza, sul divano si sono aggiunti per la prima volta anche i miei figli e se tutto va bene tra qualche giorno arrivo alla terza serie!
La trama di Mare Fuori

Mare Fuori è una serie tv incentrata sulle storie di ragazzi minori detenuti all’interno dell’istituto di pena minorile di Napoli. La maggior parte degli episodi è ambientata all’interno della struttura, che non è un vero carcere ma si tratta della base della Marina Militare del Molo di San Vincenzo, a Mergellina, riadattata dallo scenografo Antonio Farina per le riprese.
Protagonisti della serie sono ragazzi che hanno rubato, spacciato, minacciato, ucciso. Ragazzi che arrivano soprattutto da famiglie di criminali ma anche giovani che, per vari motivi che verranno pian piano svelati nel corso delle puntate, hanno commesso reati più o meno gravi, per il quali è stato disposta la detenzione.

Sono le loro storie del passato e del presente in carcere, dal quale entrano ed escono e che per alcuni diventa una casa ma soprattutto è la speranza a dominare, quella del mare fuori che vedono dalle loro celle.
Nella serie non c’è un vero e proprio protagonista assoluto ma lo sono tutti, dalla direttrice del carcere, interpretata da Carolina Crescentini al capitano di polizia interpretato da Carmine Recano fino ai ragazzi che sono diventati delle vere celebrità.
Tra i miei preferiti Massimiliano Caiazzo che è Carmine Di Salvo soprannominato O’ Piecoro; Giacomo Giorgio è il giovane boss Ciro Ricci; Valentina Romani che in Mare Fuori interpreta Naditza, una ragazza rom stanziale a Napoli; Nicolas Maupas è Filippo Ferrari detto O’ Chiattillo, in carcere per un fatale errore.
Perché guardare la serie tv Mare Fuori

Mare Fuori è una serie tv tanto crudele quanto intesa e piena di amore. Ti arriva dritto al cuore perché parla di legami, di amicizia, di amore, di lealtà e ti lascia anche tante riflessioni attuali.
Parlando da genitore, ti affezioni a tutti i personaggi (che sono criminali) come fossero figli tuoi e il successo che sta avendo soprattutto tra i ragazzi è forse per quei personaggi sinceri, belli e che lottano sempre tra il bene e il male.
Mare Fuori da serie di nicchia è esplosa a livelli inimmaginabili ed è diventata anche un fenomeno social.
Mare Fuori rappresenta un caso estremamente particolare per la televisione generalista italiana, fu infatti una delle prime fiction ad essere diventata un fenomeno grazie al web (in particolari ai social media) e alla piattaforma Rai Play.
Le prime due stagioni di Mare Fuori sono disponibili in esclusiva su Netflix e dal 15 febbraio ha debuttato invece su Rai Due il terzo ciclo di episodi.
Voi la state guardando e qual è il vostro personaggio preferito?
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