C’è chi lo ha indicato come una moderna icona di stile e chi ha bollato il suo look come eccentrico e difficilmente proponibile fuori dal contesto di uno show come X Factor.
In entrambi i casi però, una cosa è certa: l’immagine di Mika, di gran lunga il più simpatico dei giudici di X Factor, del talent più seguito d’Italia, lascia sempre il segno.
Tutti i look di Mika a X Factor

Rompo da subito ogni indugio e dichiaro la mia posizione: Mika tutta la vita!
Il suo stile al tempo stesso rilassato e raffinato, il contrasto tra le linee classiche e le tinte mai prevedibili degli outfit scelti per le varie dizioni di X Factor (insieme a stampe spesso insolite ma mai troppo eccentriche) sono tutti elementi che me lo fanno promuovere a pieni voti.

A chi appunta che gli uomini reali, quelli che dimorano al di fuori dello schermo televisivo, sarebbero decisamente sopra le righe in qualunque contesto (ufficio, treno, supermercato) indossando ad esempio il completo con la stampa a farfalle visto agli esordi di X Factor, mi sento di rispondere che non è scritto da nessuna parte che i personaggi della TV debbano suggerire con il proprio look alla gente comune come vestirsi. Anzi. Il gioco per loro sta tutto nel crearsi un’immagine che li renda unici, riconoscibili, inimitabili e che traduca la loro personalità.

Ma torniamo a Mika. Che sia anglo-libanese è un dato abbastanza noto, così come anche il fatto che a poco più di 30 anni il ragazzo (che parla fluentemente inglese, francese, spagnolo, italiano, cinese e arabo) abbia già venduto milioni di dischi e fatto più e più volte il giro del mondo.
A molte sfugge invece probabilmente a quale maison di moda si debba la sua immagine che negli ultimi anni lo abbia portato ad abbandonare gradualmente lo stile glam degli esordi (non ha mani negato di essersi ispirato a David Bowie) per abbracciare un’eleganza decisamente più raffinata, seppure mai banale.
Un’eleganza fatta di abiti sartoriali dal taglio impeccabile, ma in qualche mondo sempre sorprendenti, vuoi per quei colori “frizzanti” che non ti aspetti, vuoi per l’abbinamento con accessori inediti.
Chi veste Mika
Ogni dettaglio è studiato nei minimi particolari e i contrasti che utilizza sono forti, ma al tempo stesso armoniosi. Artefice di tutto questo Pierpaolo Piccioli, anima creativa del nuovo corso di Valentino.

Mika ha conosciuto il direttore creativo in Francia (dove ormai da anni Valentino presenta le sue collezioni e dove Mika ha vissuto due anni fa, incastrando fra due edizioni di X Factor Italia una partecipazione come giudice anche nella versione francese di The Voice).

Per lui (attenzione: soltanto per lui), Pierpaolo Piccioli della Maison Valentino ha pensato a una linea di abiti made to measure in pieno stile haute couture.
Abiti unici, dei quali non è prevista la commercializzazione (quindi, ancora una volta, amici uomini: non crucciatevi per la difficoltà di tradurre questi look nella vita reale. Sarebbe comunque impossibile..)


Abiti davvero sorprendenti, realizzati dalle stesse sarte che nella sede romana di Palazzo Mignanelli realizzano solitamente gli abiti per le collezioni di alta moda femminile di Valentino.
Ci sono fino a 200 pezzi di tessuto cuciti insieme per realizzare ogni singolo abito, ma il risultato val bene lo sforzo, non credete?

E in risposta ai soliti bacchettoni che inorridiscono anche al solo pensiero di un piccolo dettaglio femminile (leggi: romantico, sognatore) nel look di un uomo, il nostro Mika risponde: “Non dobbiamo avere paura di mettere più poesia nei vestiti da uomo, l’importante è rimanere comunque maschili: pantaloni, giacca, cravatta. Ma anche fiori e farfalle”.