Unbroken non è solo il secondo film da regista di Angelina Jolie ma è la storia straordinaria dell'atleta olimpico ed eroe di guerra Louis Zamperini. Non aspettatevi combattimenti a ritmo serrato con aerei, bombe, strategie militari della Seconda Guerra Mondiale. In Unbroken il vero colpo di scena è la storia di Zamperini che è sopravvissuto all'impossibile e che solo la straordinaria sensibilità di una donna poteva raccontare. Brava Angelina Jolie.
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Unbroken non deve suscitare solo curiosità perché la regia è di Angelina Jolie. Il film racconta di un’incredibile storia di sopravvivenza, resistenza e riscatto che vi lascerà a bocca aperta, perché è una storia vera.
Per tutta la durata del film mi ripetevo in continuazione che Louis Zamperini è morto nel 2014, perché le prove che ha superato, e raccontate nel film, sono davvero incredibili.
Unbroken: la suggestiva storia vera di Louis Zamperini

Quando ci capita di guardare le immagini in bianco e nero di soldati in divisa, aerei, della storia della Seconda Guerra Mondiale, oramai ci sembra tutto molto lontano; a volte le scene dei combattimenti nei documentari si sovrappongono a quelle dei film e ci dimentichiamo la vera storia di coloro che hanno combattuto.
Unbroken, attraverso la storia di Louis Zamperini, riporta alla luce il dramma umano di vite e talenti spezzati dalla guerra e soprattutto delle sue atrocità.

Louis “Louie” Zamperini, era un atleta olimpico che nel momento di maggior successo della sua carriera sportiva, viene chiamato a combattere nella Seconda Guerra Mondiale.

Dopo un disastroso incidente aereo Louis Zamperini, insieme ad altri due membri dell’equipaggio, riesce a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, mangiando squali e in condizioni ai limiti della sopravvivenza, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.


Nel campo di prigionia Zamperini è sottoposto a torture fisiche e soprattutto psicologiche per ben due anni e quando pensi che o sta per morire o arrivano gli alleati a liberarlo, viene trasferito in un nuovo campo di prigionia, ancora più duro, ancora più ai limiti della sopravvivenza.

Verso il finale, quando sei certo che Louis morirà sicuramente dopo tutto quello che ha subito, ti ricordi che Zamperini è vissuto fino al 2014 e quindi ti poni un’altra domanda: come ha fatto? cosa ha alimentato la sua forza d’animo? Da dove veniva quella resistenza? Troppo facile rispondere dall’amore verso una donna, dalla famiglia, dalla rivalsa verso il nemico, dalla fede, anche se nel film si trovano alcuni riferimenti e lo stesso Zamperini ha ammesso che la sua forza è stata la fede in Dio.
La mia opinione è che la forza d’animo di Zamperini è stata alimentata da una volontà straordinariamente umana che ha vinto su situazioni disumane; da un grandissimo attaccamento alla vita e alla sua vita piena di insegnamenti, di valori, di amore, di imprese e vittorie faticosamente conquistate.
Tutte qualità che ciascuno di noi ha, la differenza sta in chi ci crede e chi no.
Guarda l’intervista a Louis Zamperini e Angelina Jolie
Unbroken e la regia di Angelina Jolie

Il Premio Oscar® Angelina Jolie ha diretto e prodotto Unbroken. A guidare lo staff di esperti che lavorano dietro le quinte, è il Direttore della Fotografia plurinominato agli Oscar® (ben 10 volte), Roger Deakins (Skyfall) e i Premi Oscar® Joel ed Ethan Coen (“Non è un Paese per Vecchi” – No Country for Old Men) hanno riscritto la sceneggiatura delle versioni precedenti della storia di Zamparini di William Nicholson (Les Misérables) e Richard LaGravenese (Behind the Candelabra della HBO).
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I nomi pluripremiati parlano da soli, ma spicca la regia di Angelina Jolie che ha saputo raccontare e rappresentare con straordinaria sensibilità una storia epica di sopravvivenza, resistenza e riscatto.
Guarda l’intervista ad Angelina Jolie
Anche Angelina Jolie e tutto il cast che ha realizzato film, hanno vinto una sfida: raccontare con grande intensità una storia epica.