Chissà perché le figlie femmine le destiniamo sempre alla danza, a sport passatempo, mentre i maschi sono “i campioni di casa” (di calcio, di tennis, di nuoto) mentre sappiamo benissimo che le donne possono arrivare prime ovunque…
Una riflessione da mamma – ho due bimbi un maschio e una femmina – scaturita dopo aver visto il trailer di “Veloce come il vento“, un film che mi incuriosisce molto e non solo perché tra i protagonisti c’è Stefano Accorsi ma soprattutto perché racconta la storia di una famiglia, di due fratelli e di una ragazza tosta e determinata che irrompe nel mondo super maschile delle corse automobilistiche.
Veloce come il vento: la trama

Finalmente un film italiano originale, ambientato nel mondo delle gare automobilistiche e che vede come protagonista una ragazza!
Veloce come il vento, diretto da Matteo Rovere e prodotto dalla 01Distribution, è un film sicuramente sportivo ma che racconta anche il rapporto tra due fratelli e della loro passione per lo sport.
La passione per i motori scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino.
Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario.
Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita.

A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris, ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida.
Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che gli farà scoprire quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia.

Il film è tratto da una storia vera e Loris, il personaggio interpretato da Stefano Accorsi è ispirato al pilota di rally Carlo Capone, ritiratosi dalle gare nel momento di ascesa della sua carriera.
Ma i miei occhi sono tutti per lei, la volitiva Giulia con i capelli rasati blu e una grinta pazzesca, sfida tutti gli uomini della sua famiglia e dei circuiti automobilistici.
E un po’ guardando le dinamiche di conflitto/amore di questi due fratelli mi vengono in mente anche i miei figli, della speranza che riservo per mia figlia di farla diventare una ragazza tosta come Giulia e che soprattutto rimangano uniti, perché non è poi così scontato.
Credo valga la pena andare a vedere Veloce come il vento con tutta la famiglia, perché le tematiche accontentano tutti, anche i papà sportivi e soprattutto ribalta un po’ le dinamiche tra fratelli maschi e femmine e non solo in ciò che una ragazza può affrontare ma perché a vincere è sempre tutta la famiglia.
Il film uscirà nelle sale il 7 aprile e nel frattempo da domani mia figlia non farà più danza, vediamo se c’è qualche pista di go kart libera per noi…